Hikikomori:
fenomeno giovanile?

Tre fasi

Prima fase

L'individuo inizia a percepire le pulsioni di isolamento e a limitare i propri comportamenti sociali ma non esclude del tutto le relazioni. Rifiuta, anche se saltuariamente, la scuola, preferisce attività solitarie e si manifestano le alterazioni del ritmo dormiveglia che per gli Hikikomori servono sia per evitare i genitori, sia per minimizzare la percezione dello scorrere del tempo che genera ansia.

Seconda fase

giochi

Gli Hikikomori sono il frutto di un disagio adattivo che può dar origine a delle patologie. In questo stadio le relazioni dirette vengono rifiutate, tranne quelle della famiglia. I segnali tipici sono l'abbandono della scuola, calo dell'umore e l' abuso delle tecnologie. Quest'ultimo si rivela essere importante perchè i videogiochi vengono usati come compensanzione della vita sociale. Usare Internet significa rimanere in contatto col mondo e avere relazioni, anche se digitali, con gli altri.

Terza fase

E' ritenuta la fase più critica in quanto aumenta il rischio di poter sviluppare psicopatologie. Il soggetto si pone in una situazione di isolamento totale verso chiunque, genitori e rete digitale compresi. I campanelli di allarme sono la depressione, gli stimoli autolesionistici e la dipendenza da Internet.