Prima faseL'individuo inizia a percepire le pulsioni di isolamento e a limitare i propri comportamenti sociali ma non esclude del tutto le relazioni. Rifiuta, anche se saltuariamente, la scuola, preferisce attività solitarie e si manifestano le alterazioni del ritmo dormiveglia che per gli Hikikomori servono sia per evitare i genitori, sia per minimizzare la percezione dello scorrere del tempo che genera ansia. |
Seconda fase![]() Gli Hikikomori sono il frutto di un disagio adattivo che può dar origine a delle patologie. In questo stadio le relazioni dirette vengono rifiutate, tranne quelle della famiglia. I segnali tipici sono l'abbandono della scuola, calo dell'umore e l' abuso delle tecnologie. Quest'ultimo si rivela essere importante perchè i videogiochi vengono usati come compensanzione della vita sociale. Usare Internet significa rimanere in contatto col mondo e avere relazioni, anche se digitali, con gli altri. |
Terza faseE' ritenuta la fase più critica in quanto aumenta il rischio di poter sviluppare psicopatologie. Il soggetto si pone in una situazione di isolamento totale verso chiunque, genitori e rete digitale compresi. I campanelli di allarme sono la depressione, gli stimoli autolesionistici e la dipendenza da Internet. |